#MaschereDiCarnevale: ARLECCHINO

È forse la maschera più celebre, anche grazie al bellissimo costume colorato e al carattere vivace del personaggio.
Secondo la tradizione, Arlecchino nasce in un quartiere di Bergamo molto povero; in un modo o nell’altro si trova sempre in mezzo ai guai ed è costantemente affamato!
La ricerca incessante di cibo sembra essere la sua principale attività.
È un servitore poco affidabile, pronto a ingannare e fare dispetti, ma anche ingenuo e credulone tanto da cadere spesso in tranelli e raggiri.
A volte è complice del padrone, altre volte egli stesso lo imbroglia e, scoperto, le prende di santa ragione.
È piuttosto incline alla disperazione, ma in un batter d’occhio si consola come meglio può.
Il suo personaggio risulta sempre simpatico, perché entra in scena con saltelli, inchini e piroette. Inciampa, capitombola e ruzzola in modo spettacolare. Il più delle volte si esprime con tono stridulo e canticchia invece di parlare.
Indossa sempre una cintura dove infila il “batocio”, un bastone di legno che veniva utilizzato sia per girare la polenta nel paiolo, sia per condurre le vacche al pascolo.
In mano ad Arlecchino è più che altro uno strumento per darle e prenderle nelle frequenti baruffe in cui s’imbatte.
Spesso, indossa anche la “scarsella”, un borsellino di cuoio dove tiene, al più, un tozzo di pane e una lettera del padrone da recapitare.
Di soldi la scarsella non ne vede mai, perché Arlecchino è sempre pieno di debiti!
In testa il nostro amico porta un cappello di feltro decorato con un codino di coniglio.
Sul viso porta una maschera nera che non toglie mai.
Gli serve per riferire, senza mostrare l’espressione del volto, un quarto di bugia e una mezza verità!
Le scarpe presentano un gran fiocco, secondo la moda veneziana!

http://www.partecipiamo.it/carnevale/gif_carnevale/arlecchino_01.gif


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